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Fondazione Cavalieri di Colombo

Baldacchino della Basilica di San Pietro

Baldacchino della Basilica di San Pietro

Periodo del restauro: Febbraio - Ottobre 2024

In vista del Giubileo 2025, i Cavalieri di Colombo hanno sponsorizzato il restauro di un importante monumento in bronzo posto all’interno della Basilica di San Pietro: il Baldacchino realizzato dall’ Architetto Gian Lorenzo Bernini per il papa Urbano VIII Barberini tra il 1624 e il 1635.
Il monumento in bronzo dorato, alto quasi 29 metri, si innalza su quattro slanciate colonne tortili (presentate in San Pietro il 29 giugno 1627) ispirate alle colonne marmoree disposte attorno alla tomba di Pietro nell’antica basilica: colonne che si pensava provenissero dal Tempio di Salomone a Gerusalemme e che sono oggi visibili sui quattro poderosi piloni che sostengono la grande cupola presso le cosiddette Logge delle Reliquie.
L’ultimo grande e radicale intervento sul Baldacchino di San Pietro risale all’anno 1758: vi lavorò per circa tre mesi una nutrita squadra di operai e di maestranze specializzate (fino a sessanta persone al giorno). Il baldacchino venne allora accuratamente pulito, vennero rimosse le molte ossidazioni, vennero consolidate e messe in sicurezza diverse componenti, si risarcirono e si rifecero parti ammalorate o mancanti e, soprattutto, vennero ampliamente riprese o rifatte le dorature.
Prima del restauro, le superfici del monumento si presentavano ricoperte da una patina scura che oscurava le dorature che impreziosiscono i dettagli.
Essendo collocato in un ambiente interno, il Baldacchino non manifestava i gravi e consueti fenomeni di corrosione di colore verde, sempre presenti in monumenti bronzei esposti all’aperto. Tuttavia, la presenza quotidiana di migliaia di pellegrini e visitatori all’interno del luogo di culto comporta l’alterazione del microclima nel quale l’opera è conservata. Forti flussi di umidità per traspirazione durante la giornata e forti sbalzi durante le ore notturne di chiusura della basilica implicano inevitabilmente un’alterazione delle condizioni microclimatiche e quindi interagiscono con il baldacchino, costituito da più materiali di natura molto diversa fra di loro.
Se le parti lignee sono soggette a continua dilatazione e compressione a causa dei forti sbalzi di umidità relativa dell’aria, le parti metalliche sono soggette ad una ripetuta umidificazione delle superfici con un conseguente scatenarsi di fenomeni di alterazione e successivamente di corrosione del metallo.
Soprattutto gli elementi in ferro, ai quali è destinata il fondamentale ruolo di supportare e assemblare le parti decorative in bronzo e il rame, presentavano fenomeni di alterazione e di ossidazione che pongono il restauro del baldacchino come particolarmente urgente.


 

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