90 Anni
Costruendo un Mondo Migliore
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Evidenziando il contributo nazionale di coloro che erano spesso presi di mira dal razzismo - inclusi gli afroamericani e gli ebrei - i Cavalieri mostrarono che la loro lotta per essere accettati come cattolici patrioti, si estendeva anche alle altre razze e religioni. Un'educazione pacifista Gli anni 20 furono attraversati da tensioni sociali e odio. Negli Stati uniti le iscrizioni al KU KLUX Klan aumentarono vertiginosamente, trasferendo odio e violenza contro i cattolici, gli ebrei, gli afro-americani e gli immigrati di tutto il paese. Allo stesso tempo, in Messico, il Klan ebbe un valido sostenitore nel Presidente Plutarco Elias Calles, il quale emanò nuove leggi contro i cattolici, tra cui l'abolizione dell'Educazione Cattolica, le restrizioni di venerazione e di culto culminarono con l'espulsione di centinaia di preti, incluso il delegato del Papa. In tutto questo, i Cavalieri di Colombo si opposero al bigottismo dilagante da ambo i lati della frontiera. I Cavalieri di Colombo lanciarono una campagna educativa che metteva in luce le atrocità che succedevano in Messico. Per mezzo di conferenze e di pubblicazioni, diedero voce ad alcuni di quei gruppi maggiormente oppressi, grazie alla Knights of Columbus Historical Commission furono pubblicati dei libri sul ruolo fondamentale degli afro-americani, degli ebrei e dei tedeschi in america. Dopo la guerra, campi della Speranza Dal 1922 in poi, molti furono i campi costruiti a Roma, uno di questi l'Oratorio di San Pietro, era situato vicino il Vaticano sul terreno donato dal Papa stesso. Papa Pio XI approvo entusiasticamente i nuovi lavori "Io stesso vedo, dal mio studio, i progressi che stanno facendo qui nel cuore di Roma" e aggiunse che la presenza dei Cavalieri di Colombo fu molto pertinente " poiché quello che stanno facendo non è meno importante di altri lavori umanitari". |
Tutti Benvenuti, Tutto Gratis
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All'ombra del Pantheon "Nella famosa Piazza della Minerva vicino al Pantheon, c'è un'insegna molto grande sulla facciata dell'Hotel Minerva dove si possono leggere le seguenti parole: 'Cavalieri di Colombo' … È il modo più simpatico per dire "I ragazzi americani sono i benvenuti". Una parte dell'Hotel Minerva è stata annessa ed isolata dal resto dell'albergo. Ci sono camere da letto, dei bagni e al piano inferiore, stanze per leggere, scrivere, giocare e un biliardo… C'è una sala laterale al piano terra dove vengono offerti cioccolato, caffè, e altro a tutte le ore. Vengono fornite sigarette oltre a tutto ciò che un soldato americano può desiderare. La sera vengono proiettati film e forniti altri intrattenimenti. Tutto è di prima classe e il Comandante a Roma è instancabile nel suo lavoro per i ragazzi che vanno e vengono. La sera prima erano in trenta e circa quindici hanno dormito lì. Il Capo è ben noto in Vaticano dove egli va personalmente per prendere i rosari, medaglie benedette da sua Santità per i soldati che ne fanno specifica richiesta. … I Cavalieri di Colombo hanno fatto un buon lavoro e nessuno in patria può fare di meglio che inviare i propri dollari per aiutarli a proseguire". (Catholic World, Volume 108, March 1919, pg. 863-4. Le attività sportive ebbero per i Cavalieri di Colombo, fin dall'inizio attività dell'organizzazione, un ruolo importante. Padre McGivney stesso fu un appassionato di sport ed il primo a vincere la medaglia d'oro delle Olimpiadi moderne fu James Connolly, un membro dei Cavalieri di Colombo. Durante la Prima Guerra Mondiale lo sport divenne un'attività fondamentale nel programma "Army Hut" per il benessere mentale e fisico delle truppe. L'Attività fisica aiutò gli uomini a dimenticare gli orrori delle trincee e a rimanere attivi fino al termine delle attività. L'Ordine organizzò numerosi eventi sportivi all'estero, portando alcuni atleti di primissima categoria dagli Stati Uniti essendo sia Segretari che allenatori dei Cavalieri di Colombo. |
90 Anni dei Cavalieri di Colombo a Roma
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Inoltre, dopo la metà degli anni settanta, i Cavalieri hanno finanziato le spese satellitari per varie cerimonie pontificie - tra cui la cerimonia liturgica di Natale alla presenza del Papa. Anche se non è ampiamente noto, i Cavalieri servirono come canale diplomatico non ufficiale tra gli Stati Uniti e la Santa Sede durante il periodo in cui questi due Stati non avevano ancora relazioni diplomatiche. Fu il Conte Enrico Galeazzi, direttore dei Cavalieri a Roma, che fu inviato da Papa Pio XII negli Stati Uniti per cercare di ottenere dal Presidente Roosevelt un intervento per la cessazione dei bombardamenti su Roma nel 1943 dopo che aerei alleati bombardarono la città. E le fondamenta per le relazioni diplomatiche Vaticane con gli Stati Uniti furono poste circa 60 anni più tardi, nel 1982, alla Convention internazionale dell'organizzazione. Lì, il Cardinale Agostino Casarolli incontrò il Presidente Ronald Reagan e i due gettarono le basi per definitive relazioni diplomatiche. Ma forse più incredibile di ogni altra cosa, è che i Cavalieri continuarono ad operare a Roma, attraverso l'apertura dei loro centri sportivi, anche dopo lo scoppio della seconda guerra mondiale in cui gli Stati Uniti e Italia erano avversari e in un momento in cui il governo fascista aveva abolito le attività della gioventù cattolica. Dopo la guerra, i Cavalieri di Colombo hanno svolto un ruolo importante di soccorso per l'Italia e il popolo italiano e rimangono per Roma a tutt'oggi, un simbolo di un saldo legame di fede e di amicizia che non poteva essere rotto dalla distanza, dalla lingua o perfino dalla guerra mondiale. I Cavalieri vennero a Roma la prima volta nel 1918, realizzando un centro di servizio per le truppe americane che vi stazionarono nella prima guerra mondiale. Stabilirono una presenza a lungo termine nel 1920 in seguito alla richiesta ufficiale di Papa Benedetto XV, e sono rimasti in attività nella città fin da allora. |
In onore dei 90 anni a Roma dei Cavalieri di Colombo, i Musei Capitolini in Campidoglio ospitano una mostra dal titolo Tutti Benvenuti, Tutto gratis: 90 anni di amicizia tra i Cavalieri di Colombo e la città di Roma. Biglietti gratuiti per la mostra, che è esposta dal 10 giugno al 31ottobre 2010, sono disponibili per i membri dei Cavalieri di Colombo e le loro famiglie, che visiteranno Roma. I biglietti possono essere acquisiti presso l'Ufficio dei Cavalieri di Colombo di Roma. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. per avere più informazioni. |
I Primi Anni
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Nello stesso tempo, i Cavalieri intrapresero nuove sfide criticando esplicitamente le politiche migratorie degli Stati Uniti che miravano a ridurre gli arrivi degli italiani e di altri europei meridionali (prevalentemente cattolici), vedendo in queste politiche un'evidente motivazione anti-cattolica. Fondato per proteggere ed aiutare i deboli e gli indifesi, lo spirito dell'Ordine è rimasto lo stesso per più di 125 anni, anche se ai giorni nostri, vi sono delle nuove realtà. di disagio e povertà. Fondando i Cavalieri di Colombo Negli anni in cui Padre McGivney era un sacerdote, New Haven era una città industriale con centinaia di fabbriche in attività. Come attestano i giornali del tempo, le fabbriche erano luoghi pericolosi che lasciarono molte famiglie immigrate inaspettatamente orfani di padre. All'epoca, le confraternite, erano abbastanza popolari, non solo per il loro cameratismo, ma anche perché spesso fornivano una rudimentale forma di assicurazione sulla vita, dando ai membri delle famiglie sostegno finanziario nel caso in cui il capofamiglia moriva o non fosse in grado di lavorare. La maggior parte di queste organizzazioni erano anche società segrete proibite ai cattolici e persino ostili alla Chiesa. Nel 1882, padre McGivney, in una riunione con circa 60 uomini nel seminterrato della Chiesa di Santa Maria, fondò i Cavalieri di Colombo. Chiamando il primo "Council" "San Salvador, " dal nome della prima isola del Nuovo Mondo scoperta da Cristoforo Colombo. I Cavalieri presto si diffusero in altre città. Quando padre McGivney morì pochi anni dopo, egli fu ricordato con affetto con una citazione del libro biblico della Sapienza: "creato perfetto per un tempo breve, egli ha colmato un lungo tempo..." |