Siamo alle terme di Caracalla. Luogo da sempre dedicato allo sport. E sappiamo che lo sport è stato uno degli strumenti con cui i Cavalieri hanno operato a favore dei giovani nei cinque grandi centri sportivi di Primavalle, Valle Giulia, San Lorenzo, Flaminio e Colle del Gelsomino.
Le terme erano appunto strutturate per accogliere atleti. C'erano spogliatoi, palestre lungo i portici, grandi sale dotate di vasche. Vi si trovava il laconicum (bagno turco) da cui si arrivava al calidarium, una grande sala circolare di 34 metri di diametro, con al centro una vasca di acqua calda. Il bagno terminava nella natatio, la piscina all'aperto, decorato da quattro enormi colonne monolitiche in granito. Insomma un luogo di riunione dove tutti erano benvenuti.
Ma questo è anche il luogo che ricorda la promulgazione nel 212 della Constitutio Antoniniana con la quale Caracalla concede la cittadinanza romana a tutti gli abitanti liberi dell'Impero. Prima dell'emanazione la piena cittadinanza era riservata solo agli Italici e agli abitanti delle colonie di diritto romano sparse nell'impero. Roma si apre così la mondo e nello stesso tempo diventa inclusiva. Come inclusivi e accoglienti sono stati in questi secoli i Cavalieri: “Everybody welcome, everything free”.
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