Centenario Cavalieri di Colombo a Roma - Una relazione duratura
La fine della II Guerra Mondiale non significò la fine della presenza dei Cavalieri di Colombo a Roma. Come un’organizzazione di laici cattolici, l’Ordine continuò il suo lavoro in città, divenendo un autorevole supporto per il Vaticano, sia a Roma che all’estero.
In 1985, i Cavalieri di Colombo finanziarono il necessario restauro della facciata della basilica di San Pietro e delle statue di San Pietro e San Paolo che si trovano di fronte alla basilica.
Altre opere di sponsorizzazione da parte dei cavalieri di Colombo furono le cappelle della Grotta sottostanti la Basilica, l’atrio del Maderno, la cupola della Cappella del Beato Sacramento, la tomba di Papa Sisto IV e molte altri progetti di restauro.
I Cavalieri sponsorizzarono, inoltre, un documentario sugli scavi, su quella che si ritiene possa essere la tomba originale di San Pietro sotto la Basilica, e un futuro progetto sempre sugli scavi è stato organizzato.
I Cavalieri portarono anche importanti eventi da Roma al resto del mondo attraverso la loro sponsorizzazione della comunicazione Vaticana. L’Ordine ha finanziato la creazione del Vatican Film Archive a St Louis, Missouri, così come del Vatican Film Library a Roma. Nel tentativo di diffondere il messaggio della Chiesa nel mondo, i Cavalieri hanno finanziato le trasmissioni satellitari delle messe papali sin dagli anni ‘70.
Allo stesso modo nel 1985 l’Ordine ha acquistato un camion satellitare, un ulteriore rafforzamento della capacità del Vaticano di trasmettere a livello mondiale.
I rapporti tra Vaticano e Cavalieri di Colombo si concretizzarono in una missione speciale durante l’ultimo decennio della Guerra Fredda, quando i Cavalieri sostenevano gli sforzi del Vaticano di evangelizzare dietro la cortina di ferro. Questo includeva il sostegno a progetti cinematografici in Polonia e l’assistenza con altri progetti per testimoniare l’importanza dei valori cristiani nell’allora ostile Europa dell’Est.
In fine, servendosi del continuo lavoro diplomatico del Conte Galeazzi, i Cavalieri ebbero un ruolo di primo piano nell’organizzare l’incontro tra il Cardinale Agostino Casaroli, Segretario di Stato Vaticano, e il Presidente USA Ronald Reagan durante l’annuale 100th Convention svoltasi nel 1982 a Harford, Connecticut. In quell’occasione il Presidente Reagan e il Cardinale Casaroli discussero della normalizzazione dei rapporti tra i due paesi. Non molto tempo dopo, le relazioni diplomatiche formali tra USA e Santa Sede divennero realtà.
I Cavalieri di Colombo sono rimasti fedeli alla loro missione fondatrice: ovvero proteggere la fede e la stabilità economica delle famiglie cattoliche, e per difendere i più bisognosi, sia che essi abbiano bisogno di dignità o della libertà di praticare la loro fede o se i loro bisogni siano economici, fisici o spirituali.
Nell’ultimo decennio, l’attività caritatevole dei Cavalieri di Colombo ha incluso programmi per distribuire cibo, vestiti caldi e altro, necessità primarie per chi ha bisogno nelle proprie comunità.
L’attività ha anche incluso operazioni di soccorso a seguito di tifoni e uragani, e ha stabilito priorità per i Cristiani perseguitati nel Medio Oriente per i genocidi compiuti dall’ISIS.
Inoltre dagli anni ‘60 i Cavalieri hanno lavorato a stretto contatto con le Special Olympics, fornendo finanziamenti e migliaia di ore di volontariato per consentire agli atleti con esigenze speciali di competere e raggiungere i lori sogni, in un ambiente dignitoso.
La protezione delle famiglie è stata fin dall’inizio di massima importanza per i Cavalieri di Colombo. Sin dagli anni ‘70 l’organizzazione ha evidenziato la vita e la dignità non solo di ogni persona nata ma anche di quelle non nate. La maniera nella quale i Cavalieri supportavano questo ideale era sostenendo i centri per la gravidanza in tutta la nazione e fornendo macchine a ultrasuoni per permettere alle madri di vedere per la prima volta i loro bambini non ancora nati.
Dal 2008, i Cavalieri hanno anche sponsorizzato numerose conferenze con il Vaticano a Roma, Città del Messico e Bogotà.
Gli argomenti trattati hanno incluso gli importanti aiuti cattolici ad Haiti, il futuro della Chiesa in America, un Giubileo per l’anno della Misericordia, ecc. L’Ordine ha anche contribuito, poi, a favorire dei viaggi papali, tra cui le visite di Papa Francesco negli Stati Uniti e in Lituania.
I Cavalieri, in linea con la loro preoccupazione di protezione della libertà religiosa, hanno lavorato con entrambe le parti per garantire che vengano prese misure in risposta alla persecuzione e sono stati una voce instancabile per proteggere i diritti religiosi dei Cattolici e di tutte le fedi.
Infine, i Cavalieri di Colombo sono stati celeri nel rispondere alle catastrofi nazionali e internazionali.
L’indomani dell’11 Settembre 2001, i Cavalieri hanno immediatamente fornito assistenza finanziaria alle famiglie dei soccorritori che furono uccisi durante gli attacchi.
Nel 2005, quando gli uragani Katrina e Rita devastarono la costa USA del Golfo, i Cavalieri di Colombo stanziarono più di dieci milioni di dollari e innumerevoli ore di volontariato per ricostruire e pulire. Sforzi simili sono stati compiuti anche dopo i successivi uragani e tifoni.
Così come a Roma il lavoro è continuato per un secolo, da più di 130 anni i Cavalieri di Colombo hanno continuato la missione di aiutare le comunità di tutto il mondo, di supportare i bisognosi e la Chiesa sia a livello locale che globale.